Venticinque equipaggi sono giunti sulla splendida “Isola delle miniere” a Rio Marina per contendersi il titolo di Campione Italiano Fireball 2018 o semplicemente per prendere parte all’evento. Tra loro infatti, ci sono anche il team della Commodora Internazionale Christine Haerdi, quello del Commodoro europeo Jakub Napravik e altri due equipaggi dalla Svizzera, l’Italia schiera i suoi migliori equipaggi con diversi atleti che hanno già vinto il titolo in passato ed anche più volte..

Queste le impressioni di Steven Borzani, neo campione di classe con Mett Brescia:

“Superata la delusione del primo giorno, non proprio adatto alle nostre caratteristiche, cominciamo ad entrare nel mood delle onde e del vento teso da sud est. Sfioriamo la vittoria nella quarta prova, ma recuperiamo punti preziosi. Scendiamo in acqua la domenica  con condizioni alle quali siamo piu’ affezionati: onda alta, bella lunga e vento sui 16 kn. La  quinta prova (la prima dell’ultimo giorno)  sembra già incanalarsi nel verso giusto con un passo gara eccezionale  finché a metà regata cede di schianto il bozzello della ghinda sull’albero….! non ci demoralizziamo e concludiamo primi con distacco davanti ai fortissimi ceki e svizzeri, imprendibili finora. Rientriamo in spaiggiaper un check e ritorniamo sul campo di gara confidando che la drizza non cederà .

Seconda prova fotocopia della prima: altra vittoria assoluta. Terza prova non ci resta che controllare gli altri italiani del podio. Chiudiamo terzi, la drizza ha tenuto, la nostra barca cammina che e’ uno sparo ( il nuovo fiocco di Festa SAils sviluppato negli ultimi due anni e’ indubbiamente la marcia in piu’) e il campionato Fireball torna sul garda dopo venti anni dall’ultimo successo salodiano. Dopo ben cinque secondi posti (il primo dal lontano 1996 con Luca Stefanini), qualche terzo ed altre delusioni in questa classe riporto un titolo tricolore in Fraglia; per il mio prodiere Matteo Mett Brescia fragliotto doc che corre per i cari amici del VCCampione e’ il  suo primo titolo. Rientrato dopo un’estate di seri problemi alla spalla, non si e’ certo risparmiato nelle , non so quante, virate acrobatiche e nell’equilibrio da mantenere tra onde e ingavonate.