Primi passi al circolo desenzanese per una nuova e importante mission: la Fraglia Vela Desenzano diventa “green”.

L’associazione che da 61 anni diffonde con passione l’arte della vela sia come sport agonistico che dilettantistico, non ha mai tralasciato, nell’impartire le nozioni basiche su nodi e andature, anche nozioni relative all’ambiente e all’ecosistema del Garda.

Come evidenzia infatti la presidente della Fraglia Romana Fosson, «ai giovani abbiamo sempre insegnato il rispetto per il lago e la necessità di adottare un comportamento civile nei confronti del territorio che ci circonda. Per questo è quasi naturale per noi ufficializzare questa nuova “green mission”».

Il primo passo da parte del direttore della scuola di vela FVD, Stefano Girelli,  è stato quello di aderire due anni orsono al “Decalogo dell’Ecovelista” pubblicato dalla Federazione Italiana Vela, una serie di semplici regole da promuovere con i giovani (e meno giovani) allievi della scuola.

Si è  così predisposta una zona per la raccolta differenziata e durante i campus estivi: al termine di ogni pasto, i ragazzi sono stati educati a porre i loro rifiuti in maniera corretta, ognuno nel proprio bidone specifico (carta, vetro, umido…).

Inoltre, per i bambini dai 6 agli 8 anni, sono stati organizzati laboratori creativi per realizzare delle barche in miniatura con materiale riciclato.

Da quest’anno l’impegno verso l’ecologia si concentra soprattutto sulla lotta alla plastica monouso. Anticipando la normativa che entrerà in vigore nel 2021, tutti i pasti verranno serviti con stoviglie biodegradabiliin polpa di cellulosa 100%.

Il primo giorno del corso, ogni bambino riceverà una borraccia ecologica personalizzata, dato che in Fraglia sarà predisposto un filtraggio dell’acqua per l’approvvigionamento dei velisti.

Grande attenzione è stata data anche quest’anno, già dal mese di marzo, nei corsi per le numerose scuole che aderiscono al progetto “Velascuola”(ad oggi 25 istituti) all’educazione ambientale, una materia divenuta centrale grazie all’impegno di tutto lo staff che conta più di 20 istruttori.

Differenziando le modalità di esposizione per fasce di età, partendo dai bambini delle scuole elementari sino agli adolescenti, ad ogni corso di vela viene affrontato l’argomento della plastica con filmati, lezioni e attività di sensibilizzazione per ridurre i rifiuti nell’ambiente.

Infine, si sta cercando di coinvolgere le istituzioni del territorio affinché finanzino l’acquisto di un raccoglitore di rifiuti “Sea Bin” da porre nella parte del porto Maratona, costantemente invaso da materiale plastico, accumulatosi per l’inefficienza dell’impianto fognario cittadino.

Verranno inoltre posizionati all’interno del circolo desenzanese cartelloni che, a secondo della zona di interesse, ricorderanno di non lasciare rubinetti dell’acqua aperti, di spegnere sempre le luci, di usare con attenzione i bidoni per la raccolta differenziata, di usare detersivi ecologici, di non sprecare la carta (si stamperà sempre meno) e altre buone norme di rispetto dell’ambiente.

Conclude la presidente Romana Fosson: « Tutti noi dobbiamo iniziare questo percorso di “presa di coscienza” del drammatico  problema che sta affliggendo il pianeta. Dopo la tempesta della scorsa domenica 5 maggio, ci si è resi conto in maniera ancora più tangibile della situazione: sulla banchina della Fraglia, per il forte vento e le onde, è arrivata immondizia di ogni genere, ma specialmente plastica, polistirolo, rifiuti vari… un vero disastro! Sarà mio compito invitare tutti i soci ad attenersi a queste nuove norme di comportamento nella speranza che il nostro impegno possa servire a dare il buon esempio. Insieme al consigliere Aureliano Casuccio, stiamo redigendo un “Decalogo” per i fruitori del circolo e un programma di sensibilizzazione che andrà via via arricchendosi con nuove iniziative».

A giugno, è in programma una conferenza stampa – per i giornalisti ma aperta anche ai cittadini – occasione in cui sarà illustrato il progetto, oltre alle attività estive, e verrà dato spazio a confronti con altre realtà che già da tempo stanno condividendo questa “green mission”.

Francesca Gardenato